Gregorio Pietrocola

Vasto 1816 - 1899

figlio di Francesco Saverio 1781-1851 e Antonia Monacelli
i suoi fratelli furono: Michele 1806-1894, Clotilde 1812-1891, Lucia 1813, Pietro 1818- ,Luigi 1820- ,Margherita 1822, Giuseppe Nicola 1825-1892
Ebanista,sposò Maria Francesca Matteucci nel 1844 da cui ebbe otto figli a cui diedero tutti nomi inizianti con la lettera G
Giosafatte 1845-1911 Sposò nel 1877 Angela Dea Bottari da cui ebbe 4 figli
Giosuè 1846-  
Gioele 1853-  
Giocabet 1855-1869  
Giosaba 1857-  
Gionata 1862-1879  
Gabriela 1865 gemelle
Giovanna 1865
 
Esiste un simpatico aneddoto raccontato da Luigi Anelli con protagonisti il barone Cardone e Gregorio Pietrocola, un valente ebanista, che aveva anche la presunzione di credersi un abile meccanico. Visto che nella nostra città da tempo scarseggiavano orologiai di professione, a forza di raccomandazione ed insistenze, era riuscito a farsi assegnare dal Comune un modesto assegno mensile per regolare l’orologio pubblico. L’orologio, come era da prevedersi ben presto si guastò e non segnò più l’ora giusta. Un giorno di festa, mentre il Pietrocola era seduto davanti al caffè De Blasiis, venne avvicinato dal barone Cardone, che gli mostrò particolari attenzioni, fino al punto da spingerlo a sorbire un gelato che ad ogni costo volle offrirgli. Meravigliato per le insolite gentilezze, il Pietrocola volle chiedere la ragione al Barone; e questi, col suo abituale dialetto e con un malizioso sorriso, gli rispose: “Sole lu rullogge ci ave’ rimaste di bbone a lu Uaste, e tu pue li si’ guastate: ti li mirde nu premie ca si’ fatte ràsela socce! (…te lo meriti un premio per aver portato tutto allo stesso livello!)
Tratto da NoiVastesi, un articolo con firma Lino Spadaccini