I primi lavori sulla metacognizione comparvero negli Stati Uniti circa venti anni fà e conobbero uno sviluppo importante imponendosi come una delle maggiori correnti in psicologia e scienze dell'educazione.
Tuttavia la metacognizione non è semplice da definire.
Essa fa riferimento a due concetti provenienti da due differenti correnti di ricerca: l'uno deriva dai lavori di Flavell ed è focalizzato sulla conoscenza dei processi cognitivi, e l'altro, proveniente dai lavori deIla Brown, inerente la regolazione di questi processi.
Raramente oggi una definizione di metacognizione non contempla, le due correnti di ricerca, pertanto essa è abitualmente intesa come la conoscenza che qualcuno possiede sul proprio funzionamento cognitivo e le strategie che mette in atto per controllare questo processo (Brown et al. 1986).
Secondo, questa corrente di ricerca, la maggior parte degli apprendimenti si attuano per mezzo della trasmissione culturale e gli insegnanti, i genitori e ogni altro esperto o formatore giocano un ruolo fondamentale non solo come trasmettitori di conoscenze, ma anche come mediatori tra il soggetto e la nozione da apprendere.
A nostro avviso, questo approccio riguarda tutti coloro che si interessano di ambiti educativi, formativi, terapeutici e riabilitativi, quindi, gli psicologi, gli educatori, gli insegnanti, i formatori, i genitori, oltre agli studenti e i ricercatori che hanno la necessiti di riflettere sui legami esistenti tra la ricerca di base e la sua applicazione.
II presente volume vuol essere un panorama rappresentativo, anche se non esaustivo, dei legami esistenti tra la ricerca in questo campo e le sue applicazioni, offrendo non solo riflessioni teoriche sulla metacognizione e i suoi aspetti, come la psicopedagogia metacognitiva, la metaconoscenza, i processi di controllo, il metodo di studio, il potenziale di apprendimento, ma anche conoseenze specifiche sui processi di lettura, di scrittura, di comprensione, e su discipline come la matematica, la fisica e l'educazione professionale.