Giorgio Pietrocola Utente
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Re: Quarto problema:
come concliliare i diversi livelli di partenza?
Molto
interessanti i tuoi punti, cara Patrizia. Non so se avrò
la costanza di rispondere a tutti ma inizierò da 4.
quote:
Inserito in origine da
501073 VAYOLA, PATRIZIA Quarto problema: in un
ambiente di apprendimento nel quale il livello dei
partecipanti è molto eterogeneo per competenze e conoscenze
come conciliare le esigenze di quelli che già padroneggiano
lo strumento e quelle di coloro che sono alle prime armi?
Il problema dei livelli omogenei è tipico degli
ambienti d'apprendimento artificiali come quello scolastico.
La scuola, pensata per motivi economici, come una catena di
montaggio per erogare istruzione alla popolazione ha, come
tutti i sistemi analoghi, un bisogno vitale di livelli di
partenza omogenei per poter funzionare efficientemente. Oggi,
come sappiamo, essendo mutate le richieste di una società che
non vuole selezionare ma educare tutti, si finge che sia
possibile ciò che a nessuna catena di montaggio in nessun
campo è mai riuscito: ottenere prodotti su misura con le
stesse strutture, allo stesso costo (o inferiore) di quello
necessario per produrre prodotti in serie.
Ma il
problema dei livelli non è assolutamente un problema degli
ambienti di apprendimento naturali. Anzi la presenza di
persone esperte è una risorsa essenziale per tale ambiente
dove fungono da modelli favorendo un naturale e continuo
scambio collaborativo nel quale tutti imparano da tutti con
estrema efficienza.
Negli ambienti d'apprendimento
artificiali, dove l'apprendimento di tipo simbolico
ricostruttivo segue, come la struttura stessa delle scuole, il
modello di trasferimento del libro, è necessario fornire una
motivazione estrinseca per ottenere l'impegno necessario al
loro funzionamento.
Negli ambienti naturali invece la
forma d'apprendimento coinvolge anche se non esclusivamente,
l'apprendimento di tipo percettivo motorio che è una forma
d'apprendimento, dal punto di vista biologico, molto più
antica dell'altra e che ha perciò avuto il tempo di evolvere
una sua gratificazione intrinseca. Insomma negli ambienti
d'apprendimento naturali non ci si annoia, ma si lavora
piacevolmente! Anche quando, come me in questo momento, si
fatica a scrivere. Il fatto che tu invece mi dica, per
esempio, che ti annoi mi fa pensare che il tuo impegno sia il
frutto di un apprendimento di tipo scolastico anche se molto
evoluto.
Ora il punto che in questo corso sembra
passare inosservato è che invece è fondamentale è il
seguente. L'aspetto realmente innovativo delle nuove
tecnologie non è, come molti qui sembrano credere, in
programmi tipo powerpoint, che ripropongono, sia pure con
effetti speciali, il modello di trasferimento del libro.
No. L'aspetto rivoluzionario delle nuove tecnologie è
invece nella possibilità di veicolare e valorizzare forme di
apprendimento di tipo naturale.
E' con queste che la
scuola e chiamata a fare i conti. Perchè oggi è possibile
apprendere in forme e modalità molto efficienti quanto
completamente diverse da quelle normalmente e tradizionalmente
veicolate dalle nostre scuola.
Ora la mia impressione
è che qui invece, al grido di tic è bello, con un ottica
squisitamente tecnocentrica, si stia rimuovendo il problema
facendo di tutto per violentare questi ambienti naturali alle
"necessità" della nostra scuola.
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