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9.05.2003

Forum Percorso B > Modulo 2 > Processi di apprendimento/insegnamento e TD > I compiti delle TIC

Re: Precisazioni


Inserito in origine da 055311 RICCI, RICCARDO AMLETO Il punto chiave è però il seguente: qualsiasi cosa si elabori al computer, prima deve essere stata elaborata nel cervello e poi tradotta con le TIC;


No.
Questo è vero solo dal punto di vista dell'informatico. C'è una realtà emergente, emersa proprio dalla cultura informatica ma che non è informatica pur essendo comunemente dai più confusa con questa.
Sono stati creati nuovi ambienti di apprendimento.
Mondi virtuali che è possibile esperire direttamente.
Gli informatici (tieni conto che io stesso appartengo a quella cultura) per capire devono uscire dal loro bell'orticello. Pochi, per ora, ci riescono.

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e per fare ciò il metodo tradizionale di studio, sequenziale e non reticolare, ha funzionato benissimo. I libri hanno funzionato benissimo.



Benissimo non direi. Forzare apprendimenti innaturali porta troppo spesso ad apprendimenti meccanici tipici della scuola. A questi inconvenienti si poteva ovviare attraverso selezione e gratificazione sociale. Il faticoso studio veniva premiato. Oggi però, di fatto, non è più così.
Certo, fino a ieri i libri non avevano concorrenti. La tecnologia del libro ha forgiato la scuola ed ha dominato incontrastata per cinque secoli. Ma ora le cose stanno cambiando. Ora, quando puoi scegliere se imparare a volare leggendoti i manuali o facendo esperienza con simulatori di volo e la scuola ti obbliga a prendere la sua medicina fatta solo di manuali, c'è qualche problema di competizione e di differenziale di efficienza con un mondo extrascolastico che prima non c'era.

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La vecchia scuola non è da buttare in nome di un nuovo che sventola la bandiera della modernità.



Prima di cambiare si dovrebbe analizzare se, nel caso specifico, quella tradizionale date le risorse umane e materiali disponibili, non sia comunque la migliore delle soluzioni possibili.

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Se poi alcuni colleghi scoprono l'acqua calda e pensano di rivoluzionare la scuola, l'insegnamento e l'apprendimento con le presentazioni multimediali, i forum e le e-mail chiedo loro se vi è ancora posto per l'aspetto educativo


Il tuo concetto di educazione mi pare molto scolastico.

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o se l'infatuazione per le TIC li ha sì tanto rapiti da preferire il ruolo di facilitatore a quello, ben più nobile, di insegnante.


Credo che, come te, pochi abbiano capito quante competenze in più sarebbero necessarie per quel ruolo.

saluti
giorgio pietrocola