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22.04.2003

Modulo 2 > Processi di apprendimento/insegnamento e TD > Tim

TIM


Esaminare il gioco “Tim- The incredibile machine” Sierra Attractions, come esempio di attività di problem solving e di approccio ludico simulativo alla realtà: identificarne pregi e difetti. (da esercitazioni sui sistemi reattivi. materiale modulo 2)


...la pallina cade, aziona il pugno che fa muovere il topo che aziona la dinamo che aziona il ventilatore che mette in movimento il mulino collegato ad una serie di ingranaggi che fanno saltare il clown della scatola che lancia la pallina verso l'interruttore azionandolo. L'interruttore è collegato ad un altro ventilatore che muove un'altra serie di ingranaggi che muovono un'altra dinamo che aziona un generatore collegato ad un tapis roulant che fa cadere un'altra pallina sopra la torcia che mediante una lente fa esplodere la dinamite e con essa Bob il pesce (poverino! perchè poi?).

Ho preso questi disperati appunti, che metto a disposizione di tutti, mentre Edoardo (11) e Niccolò (13) scatenati mi spiegavano (si fa per dire) Tim. Finalmente, (verso il 45° quadro?) un momento di pausa, Niccolò al mouse si ferma un attimo per riflettere sul da farsi mentre, io, confuso, tiro il fiato cercando di riorganizzare le idee per rendermi conto della situazione. Intanto Edoardo, il più piccolo, lo tempesta di suggerimenti intercalati da "è solo un'ipotesi". Poi, a gran velocità, alcune macchine vengono tolte altre piazzate in luoghi strategici. Con una rapida messa a punto gli effetti ipotizzati vengono rapidamente collaudati e i "bug" misteriosamente eliminati.
In men che non si dica, prima che la pazzesca concatenazione di eventi posta in essere mi risulti chiara, quella turbinosa negoziazione di idee si concretizza e, ahimè, la sorte di Bob il pesce risulta, irrimediabilmente, segnata.

Ebbene si!. Per questo corso ho dovuto studiare anche a Pasqua cercando di trar profitto dalla occasionale presenza di questi due maestri. Ora dovrò mettermi con molta pazienza da solo davanti al monitor per fare i conti con questo diabolico TIM.
Ci vorrà tempo. Molto tempo.
Forse io sarò un po' lento nonostante non sia del tutto digiuno in fatto di videogiochi ma se si considera che il tempo previsto per il modulo B è di sole 6 ore e che questo esercizio è una goccia in un vasto mare come non pensare, a proposito di difetti, che quest'esercizio sia del tutto fuori misura?
Ma voglio andare fino in fondo. E' una questione di serietà professionale.
Come potrei altrimenti, essere credibile, nel giudicare qualcosa che non so giocare?

Non che già ora, però, non mi possa fare un'idea.
Che il gioco abbia qualità educative mi sembra, comunque, innegabile. In tanti anni, nelle nostre scuole, non avevo mai visto tanta intelligenza attiva! Ad ogni quadro, rigorosamente in inglese, venivano fissati obiettivi da raggiungere. Attenzione perchè parlo di obiettivi perfettamente controllabili non come i nostri fumosi sedicenti "obiettivi didattici" che vivono una vita propria su irraggiungibili piani estetico-metafisici.
Qui non si devono riprodurre saperi preconfezionati. Qui si devono utilizzare gli strumenti disponibili per realizzare uno scopo e le chiacchere fine a se stesse non servono a nulla. Si deve ipotizzare, si deve verificare, si deve costruire... c'è ne è abbastanza per mettere in allarme le nostre scuole!

Un dubbio però mi assale.
Se io, che sono relativamente aperto alle novità epocali, soffro un certo disagio psicologico, quei numerosi colleghi fermamente convinti che i ragazzi aborriscano i compiti scolastici perchè difficili ed amino i videogiochi perchè facili, costretti a cimentarsi con TIM non rischiano di subire danni devastanti e irreversibili alla loro psiche? smile.gif (372 byte)

Giorgio Pietrocola

Ultima modifica di 091804 PIETROCOLA, GIORGIO il 22-04-2003 alle 19:08

Risposta Laura Pozzar

[quote][B]Esaminare il gioco “Tim- The incredibile machine” Sierra Attractions, come esempio di attività di problem solving e di approccio ludico simulativo alla realtà: identificarne pregi e difetti.[/B] (da esercitazioni sui sistemi reattivi. materiale modulo 2)[/quote]
[i]...la pallina cade, aziona il pugno che fa muovere il topo che aziona la dinamo che aziona il ventilatore che mette in movomento il mulino collegato ad una serie di ingranaggi che fanno saltare il clown della scatola che lancia la pallina verso l'interruttore azionandolo. L'interruttore è collegato ad un altro ventilatore che muove un'altra serie di ingranaggi che muovono un'altra dinamo che aziona un generatore collegato ad un tapis roulant che fa cadere un'altra pallina sopra la torcia che mediante una lente fa esplodere la dinamite e con essa Bob il pesce (poverino! perchè poi?). [/i]
Ho preso questi disperati appunti, che metto a disposizione di tutti, mentre Edoardo (11) e Niccolò (13) scatenati mi spiegavano (si fa per dire) Tim. Finalmente, (verso il 45° quadro?) un momento di pausa, Niccolò al mouse si ferma un attimo per riflettere sul da farsi mentre, io, confuso, tiro il fiato cercando di riorganizzare le idee per rendermi conto della situazione. Intanto Edoardo, il più piccolo, lo tempesta di suggerimenti intercalati da "è solo un'ipotesi". Poi, a gran velocità, alcune macchine vengono tolte altre piazzate in luoghi strategici. Con una rapida messa a punto gli effetti ipotizzati vengono rapidamente collaudati e i "bug" misteriosamente eliminati.
In men che non si dica, prima che la pazzesca concatenazione di eventi posta in essere mi risulti chiara, quella turbinosa negoziazione di idee si concretizza e, ahimè, la sorte di Bob il pesce risulta, irrimediabilmente, segnata.
Ebbene si!. Per questo corso ho dovuto studiare anche a Pasqua cercando di trar profitto dalla occasionale presenza di questi due maestri. Ora dovrò mettermi con molta pazienza da solo davanti al monitor per fare i conti con questo diabolico TIM.
Ci vorrà tempo. Molto tempo.
Forse io sarò un po' lento nonostante non sia del tutto digiuno in fatto di videogiochi ma se si considera che il tempo previsto per il modulo B è di sole 6 ore e che questo esercizio è una goccia in un vasto mare come non pensare, a proposito di difetti, che quest'esercizio sia del tutto fuori misura.
Ma voglio andare fino in fondo. E' una questione di serietà professionale.
Come potrei altrimenti, essere credibile, nel giudicare qualcosa che non so giocare?
Non che già ora, però, non mi possa fare un'idea.
Che il gioco abbia qualità educative mi sembra, comunque, innegabile. In tanti anni, nelle nostre scuole, non avevo mai visto tanta intelligenza attiva! Ad ogni quadro, rigorosamente in inglese, venivano fissati obiettivi da raggiungere. Attenzione perchè parlo di obiettivi perfettamente controllabili non come i nostri fumosi sedicenti "obiettivi didattici" che vivono una vita propria su irraggiungibili piani estetico-metafisici.
Qui non si devono riprodurre saperi preconfezionati. Qui si devono utilizzare gli strumenti disponibili per realizzare uno scopo e le chiacchere fine a se stesse non servono a nulla. Si deve ipotizzare, si deve verificare, si deve costruire... c'è ne è abbastanza per mettere in allarme le nostre scuole!
Un dubbio però mi assale.
Se io, che sono relativamente aperto alle novità epocali, soffro un certo disagio psicologico, quei numerosi colleghi fermamente convinti che i ragazzi aborriscano i compiti scolastici perchè [u]difficili[/u] ed amino i videogiochi perchè [u]facili[/u], costretti a cimentarsi con TIM non rischiano di subire danni devastanti e irreversibili alla loro psiche? :)
Giorgio Pietrocola

 

http://puntoeduft.indire.it/160mila/forumb/aa/editpost.php?s=&action=editpost&postid=14670

[QUOTE][i]Inserito in origine da 052083 BUCCELLATO, LIDIA [/i]
Per la gioia dei miei figli, ho scaricato e piazzato TIM, la prima e la seconda versione, su entrambi i pc che ho a casa. Bene.... da due giorni è una sfida continua, passano da un quadro all'altro con crescente entusiasmo. Ho giocato anch'io per circa tre ore senza accorgermi del tempo che passava, e li ho osservati mentre giocavano: provare un oggetto, calcolare a occhio una distanza, prevedere l'ordine degli eventi, osservare il risultato, correggere gli errori...... per raggiungere un obiettivo. [/QUOTE]
Ecco un ottimo esempio di ambiente di apprendimento molto efficiente e stimolante. Come si può osservare non è la costruzione cervellotica ed artificiale di chissà quale ingegneria didattica, è, al contrario, qualcosa di molto istintivo e naturale per la nostra specie. Tutto ciò a ben vedere non è poi così raro ... salvo a scuola, tempio dell'apprendimento artificiale, dove, invece, effettivamente, è rarissimo.

ciao
giorgio