Da "Next Station" N° 3 (Rubrica "La Circolare) Qualche giorno fa, sulla mia scrivania, è giunta una richiesta da parte dall 'Assemblea d'Istituto, che mi invitava a "incrementare l'utilizzazione di videogiochi nello svolgimento delle attività didattiche". Ligio al mio dovere di educatore, dopo aver fatto sospendere gli autori della petizione, ho voluto documentarmi sull'eventuale valore formativo dell'intrattenimento videoludico. Ho commissionato l'inchiesta all'insegnante di religione, Don Giuseppe Paternazzo, il quale ha sempre dimostrato grande apertura verso le innovazioni tecnologiche. Si pensi che Paternazzo, almeno una volta all' anno, organizza per le classi una proiezione di diapositive a colori relative a fatti religiosi. L'iniziativa potrebbe sembrarvi fin troppo audace: tengo però a specificare che, durante le proiezioni, il buon sacerdote si è sempre premurato di non oscurare del tutto l'ambiente, affinchè i ragazzi non approfittassero del buio per dare sfogo a qualche turpe istinto. L'eroico Paternazzo si è perciò sottoposto a stressanti sedute di fronte alla "Playstation", impugnando con una mano il dispositivo di controllo e con l'altra la collanina del rosario. L'ecclesiastico, stordito dall'eccesso di luci e di colori, ha finito per confondere le due cose; tuttavia non ha tradito la propria missione di pastore di anime, riuscendo a pronunciare un' orazione per ogni colpo assestato a "Street Fighter". Don Paternazzo ha anche verificato di persona gli effetti nocivi che la "Playstation" esercita sugli utenti: "Appena ho impugnato la manopola con la quale si governa il videogioco - mi ha confessato - l'ho sentita vibrare e tremare tra le mie mani. Credo che sia un principio di convulsione nervosa". Alla fine del suo calvario, Don Paternazzo mi ha consegnato una dettagliata relazione, dalla quale estrapolo alcuni degli stralci più significativi: "Ho contattato i vari docenti dell'istituto, allo scopo di formulare dei moduli didattici interdisciplinari. Il professore di matematica ha proposto di far calcolare agli alunni area e perimetro dei dischi argentei della Playstation. Il docente di informatica mi ha fatto invece notare che i giochi per la Playstation sono piuttosto obsoleti, e non possono funzionare sui modernissimi "Sinclair ZX Spectrum" in dotazione al nostro istituto. Mi ha altresì pregato di rammentarle che il laboratorio multimediale della scuola è ancora in attesa di quel "Commodore 64" che era stato promesso qualche tempo fa. Del tutto negativa, invece, è stata la risposta del professore di educazione fisica, il quale ha sperimentato una simulazione calcistica dal titolo Fifa 2000. L'insegnante ha rilevato che in questo gioco persino il terzino destro di una squadra minore norvegese è in grado di correre i cento metri in sei o sette secondi, laddove il primato mondiale è appena inferiore ai dieci secondi. Sembra perciò che i giocatori di Fifa facciano un uso spropositato di doping, di estrogeni e di sostanze stupefacenti. Il gioco in questione è stato denunciato alle autorità competenti. Ho infine riscontrato con sorpresa degli elementi positivi in un gioco di nome Resident Evil, nel quale alcuni esseri umani vengono torturati e sbranati da creature immonde. Credo che queste immagini, se collocate in un contesto di punizione ultraterrena, potrebbero avere un impatto positivo sui ragazzi. Colgo l'occasione per farle notare che le mie diapositive si sono ormai sbiadite, e che il sangue che scorre dalla testa mozzata di Golia non riesce più a impressionare gli alunni. Anche le pustole diffuse sul corpo di Giobbe hanno perso quel loro bel colorito ocra, e un nugolo di cacchine di mosca ha rovinato l'immagine dei carnefici che strappano con tenaglie ardenti i seni a Sant'Agata. Ritengo perciò che delle sedute di gioco collettive a Resident Evil possano adeguatamente sostituire la proiezione delle diapositive". Non ho avuto problemi a concedere a Don Paternazzo l'utilizzo dell'Aula Magna. Qui il sacerdote ha fatto montare un televisore e una Playstation, e si è rivolto in questo modo alla scolaresca: "Cari ragazzi, ora vi farò vedere un gioco dal titolo Resident Evil, ossia male residente. Ciò che capita ai protagonisti di questo gioco, i quali vengono sottoposti alle più atroci torture, capiterà anche a voi se non andate a messa tutte le domeniche, se osate copulare al di fuori del matrimonio - mi riferisco ovviamente al vostro matrimonio - e se il vostro papà non mette la firma per l'otto per mille a favore della Chiesa. C'è qualcuno che vuole provare questo gioco?". Si è alzato in piedi un ragazzino, e ha impugnato i comandi. Per un'ora il fanciullo si è fatto largo tra schiere di morti viventi, mostri e creature infernali senza essere mai colpito, anzi massacrandoli con indubbio compiacimento. "Sia fatta la tua volontà", ha mormorato Paternazzo, alzando gli occhi al cielo visibilmente turbato. Poi è andato a chiamare un esorcista...." Preside Pomponio Mazza Da "Next Station" N° 3 (Rubrica "La Circolare)