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Modulo 5 > Collaborare e apprendere in rete > Le dimensioni di Internet

13.05.2003 virtuale

quote:


Inserito in origine da 059409 ALBANO, LUIGI
Internet è come un amico quando ne hai bisogno c'è".
Socrate il giovane rispondendo ad un suo allievo disse:
" ...l'amico è quella persona alla quale confideresti i tuoi segreti più intimi."


ma si fa anche a distanza per lettera per telefono o via internet.
Probabilmente Socrate che non amava la tecnologia della scrittura e non poteva certo immaginare le altre era contrario ma ormai noi dovremmo esserci abituati.

quote:


non credo che la comunicazione non possa essere virtuale. comunicare è raggiungere l'altro, è trasferire sapere.
il mondo virtuale è un'illusione e la comunicazione non puo essere un'illusione.


Eppure il bit non ha peso , non ha odore, non ha sapore ...
Attenzione però perchè il virtuale non è un'illusione è reale anche lui. E' una forma di realtà mutante che mantiene certe caratteristiche ne perde altre e ne acquista altre ancora.
La scrittura, a ben vedere, non è forse pensiero virtuale?

saluti
giorgio pietrocola

 

tecnologie


Inserito in origine da 059409 ALBANO, LUIGI
credo che questa frenesia del telemat-tico stia azzerando il piacere del contatto fisico, del parlarsi guardandosi negli occhi espressione dei sentimenti.


Di questo però, forse è più imputabile il telefono, la webcam infatti permette di ovviare almeno per quanto riguarda la vista.
La nostra specie, homo sapiens sapiens, se si vuole meritare il suo nome deve imparare a convivere ed a fare un buon uso delle sue tecnologie. E' un problema serio ma di vecchia data.

quote:


è evidente che internet è utile come altre cose, ma perche si continua a parlarne come una grandisima rivoluzione!



Perchè permette di fare cose che prima non era possibili fare. Ciò non significa che tutto quello che si fa con internet, solo per questo, sia preferibile. Le nostre dispense, ad esempio, dato il loro carattere essenzialmente lineare, le preferisco cartacee.

quote:


il sapere, l'apprendere è altra cosa che internet , il virtuale il telematico sono privi dei profumi e delle sensazioni che sono alla base delle passioni.


Sono un accanito lettore e mi piace anche l'odore dei libri ma se, facendo ricerche, questo lo devo pagare con giorni e giorni di inutili tentativi su biblioteche lontane e vicine ringrazio internet per i suoi motori e mi godo il tempo risparmiato. Oppure se sono interessato a discutere di argomenti particolari nella realtà non c'è quasi mai nulla di paragonabile ad un gruppo di discussione asincrono dove vengono abolite le barriere del tempo e dello spazio e dove si fondono in modo nuovo caratteristiche dell'oralità e della scrittura.

quote:


internet è nella logica del tutto e subito...


Anche l'aereo, l'automobile e perfino la carrozza (si lamentava Stendhal) privano il viaggio del suo fascino ma certi vantaggi non possono essere ignorati.

quote:


non è cosi che si scopre e si crea


No, però può essere una buona opportunità.
ciao
giorgio

 

SONO D'ACCORDO CON TE, ALLORA NEL MIO DIRE QUALCOSA DI VERO E IMPORTANTE C'E'!

Emanuele Quaresima

Re: Le dimensioni di Internet


Inserito in origine da 058367 QUARESIMA, EMANUELA ...Nell'arco di poco tempo, per lunghe distanze, più persone si conoscono, si scambiano modi di vita, consigli, informazioni, si aiutano, si delineano strategie, abilità cognitive e tutto questo senza conoscersi.
Allora Internet è come un libro che ti riporta alla realtà quando si è finito di leggere, ma ti lascia qualcosa in più, ti ha fatto crescere e magari migliorare , acquisire dei valori, ti fa riflettere, maturare; lo stesso il computer, quando lo si spegne, ti ha dato la possibilità di comunicare, collaborare, relazionare e interagire...


Si, sono d'accordo con te.
ma sta a noi, naturalmente, riuscire a vivere internet nel modo migliore
ciao
giorgio

 

Ultima modifica di 091804 PIETROCOLA, GIORGIO il 14-05-2003 alle 16:35


Inserito in origine da 059409 ALBANO, LUIGI
internet non ti permette niente di nuovo.


A me si.


ti vorrebbe privare del tempo e della mofologia e con qualcuno ci riesce!.


Internet non vuole nulla. Sono io, essere consapevole, a scegliere se, come e quando.
Da questo punto di vista la tv è molto più pericolosa perchè non permette interazione.


sapien sapiens dovrebbe ricordarsi che l'uomo è uomo, con i suoi tempi le sue necessita di metabolizzare.


Bene, allora però, siccome i problemi derivanti dalle tecnologie sono tutt'altro che recenti, per coerenza dovresti tornare almeno alla vita dei cacciatori-raccoglitori. La situazione è cominciata a precipitare quando da nomadi si è diventati stanziali orsono circa diecimila anni. Potresti provare, per un po', la vita, ad esempio dei pigmei attuali e vedere se, poi, resterai ancora del medesimo avviso.


internet è una pia illusione!!! soprattutto per chi crede di aver trovato l'elisir.


Per i creduloni basta molto meno.


.... internet sia semplicemente utile ma non più di una penna stilografica.


Forse sei tu a dover scoprire usi migliori.


gli studenti si aspettano uomini! persone capaci di trasmettere passioni e questo...manca.


Internet può veicolare anche passioni. Basta frequentare un forum, per esempio, di acquariofili per accorgersene.


internet ed i pc vorrebbero privarci del piacere di impastare i colori, di sporcarci le mani di sentire, senzazioni, di fare le minute di scarabocchiare e di cancellare con una scarica adrenalinica!
è tutto asettico, artificiale.


L'importante è essere padroni delle proprie scelte. Ma se l'artificiale lo vogliamo negare per principio allora, per coerenza, si deve tornare al pleistocene. Non si può, ignorando la storia, considerare tecnologico ed innaturale solo l' ultima novità.


se poi qualcuno crede che guardare un film sia la stessa cosa che guardare le persone ... che ascoltare una registrazione si ala stessa cosa che ascoltare la vove ...allora è tutto chiaro.
le persone sono persone!


Certo con internet si possono vedere film ed anche televisione ma io e te, ad esempio, stiamo discutendo, confrontando idee, e questo ha ben poco a che vedere con la visione di un film.

ciao, ciao
giorgio

 

quote:


Inserito in origine da 059409 ALBANO, LUIGI
ti sei mai chiesto perche non bisogna lasciare i piccoli da soli su internet?



Si.
Non ho figli, caro Luigi, ma mi sono già posto il problema.
Capisco le tue preoccupazioni ma internet non è una baby-sitter.
E’ uno strumento per leggere, per scrivere, per far di conto, per vedere, per ascoltare, per giocare, per comunicare, per comprare, per informare e mille cose ancora. E’ molto di più di una serie di strumenti, è il mondo riunito in un immensa piazza virtuale ed è anche quindi, inevitabilmente, un ambiente di apprendimento del bene e del male.

Che una nuova tecnologia implichi nuovi pericoli non è certo una novità. La storia, però, sembra indicare che ignorare una nuova tecnologia capace, come Internet, di grandi trasformazioni è una scelta perdente. Ne seppero qualcosa, ad esempio, i cacciatori-raccoglitori del post-Pleistocene che si scontrarono con l’avvento dell’agricoltura. Oggi nessuno può permettersi di evitare tecnologie ormai consolidate solo perché esse implicano pericoli: il quotidiano impressionante numero di morti per incidenti stradali non ci distoglie certo dall’uso quotidiano della nostra autovettura. Con le nuove tecnologie, al contrario, riemerge ogni volta la tendenza ad un rifiuto irrazionale in nome di pericoli veri o presunti. Altrettanto pericoloso è la tendenza opposta, quella che porta ad una accettazione acritica, quella per intenderci che può trasformare un televisore in una micidiale baby-sitter. Comunque, malgrado i pericoli che si possono annidare in un mondo virtuale come quello aperto da Internet e gli agganci, a volte pericolosi, al mondo reale di cui è il riflesso, le esperienze cui da sostanza sembrano, oltre che incomparabilmente più ricche e più economiche, anche, nel complesso, molto più sicure delle corrispondenti esperienze realizzabili direttamente nel mondo reale. Questo, naturalmente, non significa che ci siano pericoli o che questi vadano sottovalutati. Viviamo un mondo complesso ricco di risorse e di insidie dove probabilmente le scelte semplicistiche sono il pericolo maggiore. E’ necessario esercitare tutta la nostra capacità di discernimento per conoscere ed educare e quindi per affrontare i problemi in un contesto educativo più generale.

ciao
giorgio

 

Re: internet

 

quote:


Inserito in origine da 058396 RANZANI, LORETTA
A settembre mio figlio si è ammalato gravemente, stava morendo, grazie ad internet ho interpellato strutture ospedaliere straniere ed ora i medici che lo curano sono in contatto con i centri di Hulm e Philadelphia.



Tantissimi auguri per tuo figlio, cara Loretta.
Internet oggi può aiutare molto chi ha la sfortuna di incorrere in malattie rare. Può mettere in contatto persone lontanissime che sono in situazioni analoghe in modo da condividere problemi e soluzioni. Un bacio e tante coccole di incoraggiamento per tuo figlio anche da parte mia, oscuro abitante di questo mondo virtuale.
giorgio

 

 

 

ripensare le attività alla luce delle nuove possibilità

 


Inserito in origine da 059409 ALBANO, LUIGI
credo che qualcuno voglia equivocare sulle mie affermazioni.
io ho scritto: internet non è un amico.
infatti mentre l'amico è la persona alla quale affideresti i tuoi segreti più intimi e al quale affideresti i tuoi figli: da internet ti devi difendere...


Si, in questo senso, siamo d'accordo.


ho scritto: internet non ti permette niente di nuovo...
infatti internet ha velocizzato, ha ampliato e nient'altro.



No, questo mi sembra assai riduttivo.

quote:


chi, poi pensa che nella scuola ci siano i vecchi professori che la danneggiano: non ha capito un tubo!



Si, come analisi vale molto poco.

quote:


il mondo ha bisogno spasmodico di saggezza...utilizzando la quale si eviterebbero molti disastri anche nella scuola.



Si, sono d'accordo. Si agisce molto e si riflette pochissimo.


ragazzi rendetevi conto che internet è uno strumento potente, utile ma poco affidabile e a mio avviso, nella scuola ha scatenato la mania dello "scaricare". attenzione! che a furia di scaricare la scuola corre il rischio di diventare un "cesso"!



Questa è carina! Ma la colpa non sta tutta da una parte perchè il problema è promuovere attività non fine a se stesse. Se la scuola valorizza i prodotti indipendentemente dai significati (comportamentismo) ha esattamente quel che chiede.


la scuola deve utilizzare internet semplicemente come uno strumento per velocizzare...per ampliare!


La storia delle tecnologie dimostra quanto sia difficile ripensare le attività alla luce delle nuove possibilità aperte da nuove tecnologie e quanto sia errore comune il credere che gli unici vantaggi di queste possano derivare dal fare meglio ciò che si faceva anche prima.
ciao
giorgio

...mah credo che sia una tua convinzione, la storia delle tecnologie insegna ben altro! ed in particolare che ogni "limite" è superabile.
credo sia giunta l'ora di porre fine a questo scambio di idee e voglio concludere così:
l'utilizzo delle tecnologie informatiche nella scuola è indispensabile poichè la scuola deve essere all'avanguardia,
esse infatti ci consentono di superare i limiti imposti dagli strumenti obsoleti. il vero problema è che non bisogna assolutizzare mai niente... cosa che invece nella scuola avviene sempre più spesso che in altri luoghi.
...che gusto c'è ad elaborare una mappa concettuale utilizzando un sw che ti prepara i rettangoli ecc. elaborare una mappa è un atto creativo...a 360°.
credo la scuola debba dotarsi innanzitutto docenti che non intendono l'insegnamento come mestiere, che non pensino alla scuola come un'azienda!
gentile sig. giorgio che dirle se non: auguri, a lei ed ai suoi studenti! e non dimentichi che " l'uomo è srtefice della propria fortuna!"
ciao a tutti, è stato un piacere. Luigi Albano

 

effetto qwerty

 

quote:


Inserito in origine da 059409 ALBANO, LUIGI
non posso abbandonarvi senza un'ultima provocazione:
" se un milione di persone crede a una cosa idiota, la cosa non cessa di essere idiota" questa massima è di Arthur Bloch.
meditate, gente meditate!


Nessuno ti trattiene , caro signor Luigi, ma se rispondi dovresti cercare di rispondere nel merito.

Ad esempio potresti spiegare se e per quali motivi consideri un'idiozia
ripensare le attività alla luce delle nuove possibilità
e potresti anche spiegare in che misura questo tuo principio filosofico o questa tua massima comportamentale, riguarda ogni attività o è invece circoscritto alle attività scolastiche. In questo ultimo caso non dimenticare di spiegare anche i motivi, certo interessantissimi, di questa tua eventuale discriminazione

saluti
giorgio

p.s.
Ti faccio comunque notare che non sono molti quelli capaci di ripensare le proprie attività alla luce dei cambiamenti epocali.
I più neppure si pongono il problema.
Si chiama effetto qwerty.

 

http://puntoeduft.indire.it/160mila/forumb/aa/showthread.php?s=&postid=15298#post15298

05.06.2003 Re: Re: effetto qwerty

 

quote:


Inserito in origine da 059409 ALBANO, LUIGI
sei molto scortese. qui nessuno trattiene ma ci si intrattiene scambiandosi opinioni!


Ma certo, Luigi. Mi dispiace che tu te la sia presa ma la mia era solo una battuta conseguente alla tua intenzione, più volte manifestata, di porre fine alla discussione. Non era certo mia intenzione offenderti e mi scuso se questo può esser sembrato.
Tuttavia devo farti notare che io ho risposto in modo puntuale alle tue affermazioni mostrandomi a volte d'accordo e a volte in disaccordo ma argomentando sempre le mie posizioni. Le tue ultime risposte invece sono state molto generiche, hanno messo nuova carne al fuoco (sulle software-mappe e sulla scuola azienda magari si poteva essere anche d'accordo...) senza quasi rispondere alle mie.
Salvo poi uscirtene con la tua massima provocatoria che in questo contesto assumeva un tono poco simpatico:
" se un milione di persone crede a una cosa idiota, la cosa non cessa di essere idiota"

Se le cose che ti ho detto ti sembrano idiote problemi tuoi, se hai argomenti pertinenti li ascolterò e li discuterò volentieri, altrimenti la cosa non mi interessa più.
Se però i tuoi argomenti sono tipo quello della presunta contrapposizione tra pensare e ripensare temo che non ti siano ben chiari neppure i termini della questione per cui sarà meglio finirla qui.

ciao
giorgio