Note nascoste (3.4.2003)

Sto valutando il materiale messoci a disposizione.
Avrei molte critiche da fare perchè mi sembra il solito minestrone stile dire tutto per non dire niente.
Dubito che, se non conoscessi già gli argomenti proposti, se non avessi già letto molti dei libri delle bibliografie per puro interesse personale, saprei orientarmi con questo materiale.

Nella sezione "elementi di base/ differenti definizioni" cliccando su "La definizione" non si va ad una definizione come ci si potrebbe aspettare ma ad un frammento di una intervista a Seymour Papert.
Invito tutti a leggere le interviste di Papert, mi sembrano un ottimo spunto di discussione. Noterete come il linguaggio usato non assomigli per nulla al noto didattichese scolastico.
www.mediamente.rai.it/biblioteca/bi...?id=259&tab=bio

Poco più avanti in "elementi di base/ TD e teorie dell'apprendimento" cliccando su "costruttiva-cooperativa-metacognitiva" poi su "nuove tendenze" si perviene ad una pagina in cui si legge:.

Seymour Papert, Mindstorms (1980), Emme edizioni
Lettura assolutamente obbligatoria per chi vuole capire qualcosa dei nuovi modi di insegnare e apprendere.


Sono pienamente d'accordo.
La lettura di questo libro è stata fondamentale per me.
Lo lessi ormai più di dieci anni fa. Già allora era esaurito.
Dovetti andare alla biblioteca nazionale per farmene una copia
E' uno dei libri più interessanti che abbia mai letto.

www.eurolink.it/scuola/logo/mindstor.htm

Seymour Papert, I bambini e il computer (1993), Rizzoli
Una visione completa e aggiornata dell'approccio costruttivista (o costruzionista) di Papert.
Splendido.

Perfettamente d'accordo.
Ecco il link alla pagina in cui presento il libro nel sito del botticelli
www.romacivica.net/botticel/bibliog...ert/bambini.htm

saluti
g.

 

(7.4.2003)

quote:


Inserito in origine da 129679 SCIALPI, GIANFRANCO
Ti ringrazio della segnalazione. Credo, comunque che tutto possa servire, anche il minestrone.




Dici?

Forse per qualcuno.

Io invece comincio a pensare che questi corsi svolgano la funzione di vaccino contro le idee che dovrebbero veicolare.

Ma preferisco sospendere il giudizio aspettando di aver letto il materiale dei moduli successivi al primo. Mi chiedo però perché cose di importanza fondamentale e di portata epocale non vengano affrontate, all'inizio, vista la scarsa diffusione di questi temi nella cultura scolastica, con un taglio molto semplice ed efficace come fa Papert ma anche valenti ricercatori nostrani come Parisi e Antinucci? Perché si preferisce iniziare da termini per addetti ai lavori non ancora negoziati e condivisi? Perché infine mischiare il tutto, prematuramente, con prassi scolastiche di incerta consistenza teorica ma viste, a volte, come panacee per tutti i mali?

saluti
g.
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...l’impatto con il flusso informativo delle nuove tecnologie può generare disagio e frustrazione. E’ l’effetto definito con termine anglo-sassone ‘information overload’ (eccesso di informazione).
(dal materiale modulo 2- TIC per ricerca e condivisione dell'informazione - di Luciana Assina)