ROMA 1944 GAP (GRUPPI D'AZIONE PATRIOTTICA)

Tullio Pietrocola, Chimico, Giulio Cortini, Fisico, e sua moglie Laura Garrone (secondo terzo e quarta in alto) furono gli artificieri del gruppo.  In "Maestri e allievi della fisica italiana del Novecento" a cura di Luisa Bonolis a pag.79 in una intervista a Giulio Cortini si legge:

"Un altro caso fu quello della preparazione di efficienti bombe a mano. Avevamo a disposizione molte bombe da mortaio Brixia. Si trattava di trasformarle. Ce ne occupammo cercando le soluzioni migliori, con Laura e con Tullio Pietrocola. Alla fine Tullio ebbe un’idea geniale. Fare una capocchia alla breve miccia e preparare delle strisce di cartone trattate con fosforo in modo che i compagni potessero accendere le bombe come si accende un fiammifero.
Più banale, come tecnologia, fu il caso di via Rasella. Una cassetta d’acciaio fu riempita di pentrite. E fu appoggiata su altre scatole contenenti pentrite, per un totale di 18 chili di esplosivo. L’innesco era una semplice miccia di durata calcolata in anticipo: nessun artificio particolare. Le “nostre” bombe a mano furono utilizzate per il secondo attacco (sembra che quelle bombe abbiano confuso le idee ai tedeschi, che cercarono invano un mortaio). In quel caso il botto ci fu, tragicamente grosso (come tutti sanno)."