Ecco il
testo del problema
che sarà trasformato in iperproblema
per liberarlo dalle insidiose ambiguità
Tre frecce vengono lanciate contro un bersaglio da tre arcieri. |
Poiché i tre arcieri sono a distanza diversa dal bersaglio, si stima in 3/5 la probabilità dello arciere A di colpire il bersaglio, in 1/2 quella dell'arciere B e in 4/5 quella dell'arciere C. |
Se una freccia colpisce il bersaglio, qual è la probabilità che sia dell'arciere A? |
Non sappiamo chi sia
l'autore di questo problema che prima giudicavo mal posto e che ora invece
mi sembra, pur nella sua ambiguità, bellissimo. Chiunque avesse notizie in merito farebbe cosa gradita comunicandomele (g.pietrocola@alice.it) Ivana Niccolai incontrò questo problema, per la prima volta, nel 2003 frequentando come "tutor A" il forum di matematica dell'Indire, Fortic percorso A. Un corso nazionale, pubblico, istituito per l'aggiornamento dei docenti. Il moderatore, unico ad intervenire in risposta al problema posto, forse per stimolare la discussione, diede una risposta, in apparenza piuttosto sibillina, che non coincideva con quella a cui Ivana aveva pensato. In quell'occasione, sentendosi insicura, non intervenne ma si appuntò la soluzione proposta dal moderatore per futuri approfondimenti. Passò il tempo e, dieci anni dopo, Ivana incontrò, per caso, lo stesso identico problema nel forum Matematicamente trovandovi però una risposta diversa da quella che aveva dato, nel ruolo di moderatore, il chiarissimo professore di calcolo delle probabilità. Una risposta assai diversa ma del tutto simile a quella che aveva trovato lei, dieci anni prima. Constatata questa diversità nelle risposte, Ivana cercò in molti modi di dirimere la questione e per questo si rivolse anche ai suoi amici matematici (tra cui il gentilissimo Flavio Cimolin), per ascoltare il loro parere. All'inizio la soluzione data nel forum Matematicamente mi sembrò essere l'unica corretta. La precisai meglio, chiarendo i passaggi e mettendo bene in evidenza il teorema di Bayes, ma confermandone in pieno il risultato. Poi però, pian piano, mi resi conto di quanto il testo proposto fosse ambiguo e si prestasse a diverse interpretazioni. Mi ostinai allora a trovare un senso a quella risposta enigmatica , data da un professore di chiara fama, che mi appariva, ciononostante, gravemente errata in troppi punti. Mi accorsi così facendo che certi errori anche quando rimanevano tali erano, in un certo senso, errori sapienti perché lasciavano intravedere un vasto spazio di possibilità. Questo sforzo infine ha dato ottimi frutti perché mi ha stimolato la fruttuosa ricerca di interpretazioni diverse, alcune delle quali anche molto belle perché in grado di sfruttare a pieno tutti i dati del problema, anche quelli che prima apparivano curiosamente inutili. Un fatto troppo improbabile, secondo la mia soggettiva valutazione probabilistica, per essere casuale!. Mi resi conto, dunque, che il problema, proprio nella sua ambiguità era molto bello e molto istruttivo. Decisi perciò, grazie alla gentile e preziosa collaborazione di Ivana, di trasformarlo in ipertesto e di pubblicarlo. |