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Formazione tecnologica - Percorso B
Forum Percorso B Forum Percorso B > Modulo 6 > Valutazione e TIC > perchè cambiare la valutazione ? Voto della Discussione: voti 2, media 5.00.
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Alfiero Luigi Medea
Utente registrato

Messaggi: 297

Un prezioso aiuto

Voglio ringraziare anch'io Giorgio per i suoi incisivi interventi in questo forum e per le preziose segnalazioni. Tanti auguri a lui e agli altri colleghi.

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Old Post 30-12-2003 17:51
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Alessandra Bertelli
Utente registrato

Messaggi: 49

valutazione e innovazione

La problematica proposta dalla collega Nadia è quanto mai complessa e fondamentale...oggi la scuola per avere ancora senso deve saper insegnare ad affrontare il cambiamento: da qui la necessità di aprire i curricoli scol. ai "nuovi saperi"nella prospettiva di passare dalla"materia"(=insieme dei contenuti che caratterizzano il sapere disciplinare)alla disciplina, intesa come non solo un insieme di contenuti, ma ,e soprattutto, un insieme di metodi di indagine di tecniche di lavoro che si possono esercitare sia per studiare un det. argomento sia per apprendere cose nuove applicando metodi e tecniche a contesti e contenuti diversi. In questa prospettiva anche la valutaz. deve rinnovarsi per verificare non solo conoscenze, ma anche fornire una guida all'azione di sviluppo valorizzando il processo formativo ed autovalutativo. Impiegando le tic nella didattica è chiaro che anche la valutaz. si deve aprire ad esse.Ho sperimentato nella formaz. a distanza di un mio allievo 3^ITIS, mediante la piattaforma First Class,la valutazione "informatizzata"e la creazione di una specie di registro e portfolio elettronico: in fondo sono risultati utili e non "disumani " alla comunicazione immediata sopperiva la chat... Buon anno a tutti! Alessandra

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Old Post 31-12-2003 01:28
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Raffaella Anna Garzia
Utente registrato

Messaggi: 23

Red face

Vorrei riportare il discorso sulla tematica iniziale, premettendo che: sono una fautrice dell'uso delle tic nei processi di apprendimento.
Ma, se non sbaglio, uno dei punti cardine della valutazione nella scuola primaria è l'essere "FORMATIVA".
Ora, io trovo che tutte le attività e i software proposti da questo modulo siano indispensabili per la ns professione, ma non sono sufficienti a rendere formativa la valutazione di un alunno la quale deve prevedere un'analisi della situazione personale del bambino al dilà degli schemi e dei quiz..........

Raffaella

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Old Post 05-01-2004 13:46
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Giorgio Pietrocola
Utente registrato

Messaggi: 1348

altre risposte?

quote:
Inserito in origine da 150879 BRUNETTO, NADIA
le domande che il nostro gruppo (corso B) si pone sono le seguenti:
perchè cambiare la valutazione fatta finora?

Per lo stesso infondato motivo per cui un tempo si curavano le persone con i salassi.
Ma con meno attenuanti.

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Old Post 15-01-2004 23:08
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Giovanni Iannaccio
Utente registrato

Messaggi: 56

Re: UNA PICCOLA PROVOCAZIONE

quote:
Inserito in origine da 501134 DEMAGISTRIS, ANDREA
"Immaginiamo che un gruppo di medici e di insegnanti di un'altra epoca arrivino nel nostro mondo per vedere come sono cambiate le rispettive professioni nell'arco di un secolo. Entrando in una moderna sala operatoria, i medici resterebbero stupefatti. Individuerebbero forse l'organo oggetto dell'intervento, ma non riuscirebbero a capire quali siano gli scopi che si propone il chirurgo, né la funzione dei numerosi strumenti che il loro collega contemporaneo sta usando. I riti dell'antisepsi e dell'anestesia, i bip delle apparecchiature elettroniche e perfino la forte illuminazione della sala apparirebbero ai loro occhi del tutto misteriosi. Gli insegnanti di un'altra epoca reagirebbero invece in modo completamente diverso: noterebbero che alcune procedure sono state modificate e forse contesterebbero l'efficacia dei cambiamenti, ma senza eccessive difficoltà potrebbero tenere lezione al posto del collega contemporaneo."

tratto da
Intervista con Seymour Papert , Collegatevi alla rete, non è in classe che si impara, Telèma 12, settembre 1998.

Che cosa ne pensate?

Se avete tempo leggere l'intero articolo, è molto interessante.

Seymour Papert è uno dei pionieri dell'intelligenza artificiale, ha svolto ricerca matematica all'Università di Cambridge dal 1954 al 1958. In seguito ha collaborato con Jean Piaget all'Università di Ginevra. Agli inizi degli anni Sessanta è entrato al Mit (Massachusetts institute of technology) fondando con Marvin Minsky il Laboratorio di intelligenza artificiale.



Non stento a crederlo...comunque la valutazione "oggettiva" misura e le Tic, per quanto sofisticate, dubito diano un contributo decisivo in merito a chi, cosa, perchè e come io insegnante "valuto" (appunto, e non semplicemente "misuro")
Giovanni Iannaccio

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Old Post 16-01-2004 14:23
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Ettore Ghidotti
Utente registrato

Messaggi: 86

Anch'io mi chiedo se davvero si deve valutare solo con le tic: non lo credo. Questo e' ancor più vero se si insegna alle elementari come me e uso certo anche questionari, ma lo strumento migliore di cui dispongo per conoscere l'alunno è la comunicazione orale e conseguentemente anche l'interrogazione orale: interagendo con lui vedo come ha recepito le mie comunicazioni, vedo se ha interpretato male e perchè, quali preconcetti errati possiede, lo spingo a parlare. Quante volte ci troviamo con bambini che non riescono ad esprimersi, perchè non viene loro mai richiesto, eppure prima o poi qualcuno a loro chiederà qualcosa...Mi dispiace veramente, io non rigetto i metodi moderni, ma per favore l'interazione umana è un'altra cosa.

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Old Post 16-01-2004 15:45
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Andrea Demagistris
Moderatore

Messaggi: 317

Dato che in questo thread si è dato spazio ai contributi di illustri studiosi in ambito educativo segnalo il sito della

Jean Piaget Society

un'associazione internazionale che si occupa di analizzare lo sviluppo delle attività cognitive umane, partendo dalle scoperte del famoso psicologo svizzero.

a presto,

a.d.

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Old Post 19-02-2004 15:14
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Giorgio Pietrocola
Utente registrato

Messaggi: 1348

Re: Francesco Antinucci

quote:
Francesco Antinucci
E' direttore del reparto Processi cognitivi e nuove tecnologie dell'istituto di Psicologia del Cnr. Si occupa di processi di elaborazione, comunicazione e apprendimento delle conoscenze, in relazione all'uso delle nuove tecnologie interattive.

articoli:



interviste su mediamente:



Tra le sue più recenti pubblicazioni:



Una buona notizia:
Il sito di

http://www.mediamente.rai.it/

funziona nuovamente.

saluti
giorgio

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Old Post 24-02-2004 13:20
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Maria Antonietta Difonzo
Utente registrato

Messaggi: 7

valutazione con le TIC?

Confesso che sono molto a disagio nell’utilizzare le TIC nella valutazione: insegno nella scuola elementare e mi pare proprio che la valutazione sia tutt’altra cosa dai quiz e dai vari strumenti che ho visto tra i materiali di questo modulo (oltre che nei vari PP2 - PP3 ecc).
Ne so poco, ma non mi convincono istintivamente: non è un giudizio molto meditato, e allora ricopio qui alcuni passi di libri in cui mi sono riconosciuta.

“Provo sgomento all’idea di insegnare in una scuola finalizzata a certificare competenza, e che, coerentemente discute soltanto di criteri di certificazione, di griglie di valutazione, in attesa della griglia di Stato, a sua volta in attesa della griglia europea, mutuata dalla griglia americana, per finire con l’apparizione messianica della GRIGLIA GLOBALE. Solo a quel punto il giovane grigliato potrò spendere i crediti capitalizzati, compatibili e trasferibili, in ogni angolo del globo. Potrà cioè essere utilizzabile”.
FABIO BENTIVOGLIO, Il disagio dell’inciviltà. C.R.T., Pistoia, 2000, p. 89

“La valutazione serve a imparare e […]ad entrare in relazione” […] “Concludendo : bisognerebbe lasciare alle e agli insegnanti l’onere di una valutazione globale, senza imbrigliarla nel meccanismo aritmetico di una somma. Questo non impedisce di far riferimento a prove ‘oggettive’; l’importante è non confondere la misurazione con la valutazione. […]”
GUIDO ARMELLINI, in Visioni di scuola – Buoni e cattivi maestri , Koinè, 2003, p. 117 e 122

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Old Post 24-02-2004 16:17
 Maria Antonietta Difonzo è offline Clicca qui per vedere il profilo di  Maria Antonietta Difonzo Cerca altri messaggi di  Maria Antonietta Difonzo Modifica/cancella messaggio Rispondi con citazione
Andrea Demagistris
Moderatore

Messaggi: 317

Re: valutazione con le TIC?

quote:
Inserito in origine da 057239 DIFONZO, MARIA ANTONIETTA
Confesso che sono molto a disagio nell’utilizzare le TIC nella valutazione...Ne so poco, ma non mi convincono istintivamente: non è un giudizio molto meditato, e allora ricopio qui alcuni passi di libri in cui mi sono riconosciuta...



Chi auspica un ammodernamento degli strumenti didattici attraverso l'inserimento di supporti delle nuove tecnologie (IT), non credo abbia in mente la trasformazione dei discenti in automi: per quanto mi riguarda anch'io condivido le perplessità e le opinioni degli autori che citi, ma credo che non si debba imputare ai mezzi informatici quei problemi che assillano la scuola da parecchio tempo.

In realtà, l'uso dei questi supporti può essere utile per il loro carattere situato, per esempio:

"Le reti telematiche non sono l’espressione di un universo avulso dal mondo degli esseri viventi e delle cose, bensì ne costituiscono il riflesso e la proiezione su un piano immateriale. La rete telematica può quindi aiutare il discente in quest’operazione di contestualizzazione delle competenze che sta sviluppando, abituandolo a lavorare con i supporti tecnologici che dovrà comunque utilizzare nella sua vita lavorativa, oltre che in quella quotidiana, e consentendogli di venire a contatto, grazie alle possibilità di informazione e comunicazione che la rete offre, con contesti reali in cui le sue competenze verranno poi spese", Trinchero R., Valutazione e formazione assistita dalla rete, in Coggi C., Rotti A. (a cura di), Docimologia, 2003.

Ricordiamoci sempre che anche il libro è una tecnologia, un artefatto cognitivo, non un elemento naturale dell'uomo (Socrate infatti non amava la scrittura...) al quale ci siamo abituati dopo secoli di addomesticamento alle regole della carta stampata...

a presto,

a.d.

Ultima modifica di 501134 DEMAGISTRIS, ANDREA il 03-03-2004 alle 10:35

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Old Post 03-03-2004 10:33
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Luciana Pavoni
Utente registrato

Messaggi: 16

transizione

Condivido le perplessità esposte e in parte forse risponde S. Papert nell'articolo sopra citato:
"Dobbiamo pensare a una scuola nuova, diversa. Bisogna cambiare l'intera struttura del sistema scolastico ...
L'ostacolo più difficile da superare sta nella mentalità della gente, c'è molta burocrazia nelle scuole, che sono tendenzialmente conservatrici e non accettano volentieri i cambiamenti..."
Soprattutto dobbiamo pensare ad una scuola in cui le dotazioni tecnologiche siano adeguate e aggiornate e il laboratorio di informatica non sia più la stanza del tesoro ...
Progettare e realizzare moduli di valutazione con sistemi automatici per poi stampare e somministrare tutto su carta mi sembra una contraddizione oltrechè un enorme spreco di tempo per un "professionista" sempre più oberato da nuovi ruoli e compiti ...

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Old Post 06-03-2004 07:43
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