L'opera |
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Dopo il
re toccò dunque a Mezzo che incontrò un primo punto che chiamò "un mezzo"
poi un secondo che già si chiamava 1 perchè nominato direttamente dal re e
che ebbe "due mezzi" solo come secondo nome.
Poi per un attimo sperò
di finire nel punto reale vincendo il torneo ma si accorse di essere andato
poco oltre con il suo "tre mezzi" e quindi proseguì instancabile il suo duro
lavoro che compirà, come tutti gli altri, presto e bene. |
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Poi fu
la volta di Terzo che contò un terzo, due terzi, tre terzi già visitato dai suoi
predecessori, quattro terzi, cinque terzi e così via. Anche lui mancò il
bersaglio del torneo avvicinandosi molto meno di quanto aveva fatto Mezzo.
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Poi
toccò a Quarto numerare i suoi punti |
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Poi a
Quinto... |
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A
Sesto... |
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finchè
toccò a Decimo ma anche lui mancò il bersaglio regale... |
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quando
anche Ventesimo partì, dopo aver mancato anche lui il
punto regale, le tracce lasciate erano queste |
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...passò invano anche Cinquantesimo... |
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....passò
invano anche Centesimo... |
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...e
anche Millesimo... |
...e
anche Milionesimo... |
...e
anche Miliardesimo... |
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La
pista, poco dopo l'inizio, come avete visto, apparve subito colma di punti
così che i nuovi quadrati, più o meno invisibili, all'occhio
indagatore sembravano non
cambiare la situazione, ma l'esatta posizione dello scettro del re nessuno
ancora riusciva a
raggiungere...
Intanto i
quadrati sempre più piccoli avevano nomi sempre più mostruosi, lunghi e
improbabili.
Infine, placidamente, in men che non si dica, quasi per magia, l'infinito
potenziale divenne attuale. |
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