Benvenuti nel Tartapelago.
Questo sito é un luogo dove sono esposte animazioni costruite con MSW Logo che raccontano giocosamente la grande bellezza della matematica.
Potrebbe bastare ma in realtà le ambizioni di questo luogo virtuale non finiscono qui.  Il progetto infatti è  ispirato dal costruzionismo di Saymour Papert. Una teoria dell’apprendimento ed una strategia educativa basate sull’idea che si apprende da attività costruttive e non dal semplice trasmettere informazioni. Ho potuto creare questo sito, nato nel 2005, grazie alla collaborazione di insegnanti che, come me,  si erano distinti  per l'assidua partecipazione al forum nazionale Indire del 2003, percorso B, dove docenti scelti, provenienti da scuole di tutta Italia, avevano, come mai prima, un loro spazio virtuale  per discutere, tra di loro e, potenzialmente, con le autorità che questo spazio avevano predisposto,  del ruolo delle nuove tecnologie nell'educazione. Avevo sperato molto in quella occasione "storica" perché, avendo studiato a fondo i problemi epocali,  ormai prossimo alla pensione, vedevo una scuola che non aveva mai brillato peggiorare anno dopo anno. Da questo punto di vista quel forum per me fu una delusione anche se non inaspettata. Ce la misi tutta ma fu sostanzialmente un vano tentativo di discussione dato che certe scelte fondamentali che stavano portando la scuola, più o meno automaticamente, e senza che nessuno mostrasse di rendersene conto,  nella direzione opposta a quella indicata da Papert,  trovavano la strada spianata ma nessuno in grado di giustificarle discutendone.  Papert sosteneva, in sostanza, l'umanizzazione delle scuole già esasperate da pretenziosi artifici ormai al limite del sopportabile che le rendevano aliene ai più. Chiedeva di rivedere certe scelte consolidate del passato alla luce delle nuove possibilità educative in quanto le nuove tecnologie, opportunamente usate, possono valorizzare,  forme di apprendimento naturali molto più coinvolgenti ed efficaci che prima, invece, risultavano tagliate fuori dalla tecnologia imperante, quella del libro che aveva modellato la scuola nei secoli passati . Questo avrebbe potuto spingere gli studenti verso forme di apprendimento più significativo ma necessitava di una progettazione ex novo non di un semplice perfezionamento di meccanismi tradizionali.
Nonostante vani sforzi isolati era chiaro che si stava andando, ciecamente, proprio verso forme di tecnicismo sempre più esasperate, benedette dalle nuove tecnologie, asservite allo scopo, ma capaci così solo di rendere le nostre scuole sempre più false, disumane e inadeguate.

Tra i tanti spunti di discussione da me proposti in quel luogo virtuale ci furono una serie di interventi che presentavano e sostenevano le ragioni del linguaggio Logo che molti, pur avendolo conosciuto,  consideravano non più di moda nonostante fosse ancora l'unico linguaggio di programmazione progettato a scopi educativi. Cominciai così, in quella occasione, a presentare delle animazioni didattiche, dei "gif animati", da me prodotti con quel linguaggio a scopo dimostrativo.

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In seguito quelle e altre animazioni furono pubblicate da Claudio Rosanova e da Ivana Niccolai, conosciuti proprio in quel forum, nella Bibliografia Matematica di Maecla, finché decisi di creare, sempre su Maecla, un sito proprio per questi lavori  e per la filosofia educativa che li ispirava.

 Sfruttando le possibilità dell'MSWLogo, un linguaggio Logo per Windows distribuito gratis dalla Softronix, questo sito si propose dunque di essere sia una vetrina di animazioni, più o meno didattiche, prodotte con la tartaruga cibernetica, sia una scuola-palestra di Logo per coloro che, come me, volessero divertirsi ad imparare costruendo. La costruzione di questo micromondo virtuale è infatti aperta a tutti coloro che vogliano partecipare  con entusiasmo e fantasia creativa. Per questo chi vuole imparare "l'arte delle tartarughe" può giovarsi delle risorse del sito e comunicare con il suo ideatore (pulsante in alto)
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3° Simposio Mat^Nat
La divulgazione della Matematica. Presentazione del Tartapelago.
 Il Tartapelago è una terra virtuale di tartarughe cibernetiche dove impera la fantasia con il solo limite della immaginazione. Le animazione aspirano a mostrare dinamicamente l'armoniosa bellezza della geometria acquistando non di rado una valenza didattica e divulgativa come quando mostrano i segreti di mirabili costruzioni che, ripetute partendo dai risultati via via ottenuti, producono forme finali sorprendenti.

Tra le istituzioni più attive in questa terra virtuale c'è una compagnia teatrale di tartarughe. L' opere che viene rappresentata più spesso è senza dubbio  il famoso dialogo tratto dal Mindstorms di Seymour Papert ma ci sono anche delle belle fiabe che hanno come tema dominante l'infinito:  

Molto attivo è Istituto di Storia Naturale che spesso collabora con Istituto di Genetica Comparata presentandoci le meravigliose creature del tartapelago
Poi c'è il Mutar , il museo delle scienze e delle arti dell'arcipelago di Tartalandia:
Infine c'è una scuola per il linguaggio delle tartarughe con un vocabolario animato un'Accademia di Belle Lettere e un Istituto cinematografico che insegna i segreti delle animazioni perpetue.
 A questo punto non mi rimane che augurarvi una buona esplorazione del sito.
Giorgio Pietrocola, Aprile 2016.
Note biografiche dell'autore:
Giorgio Pietrocola ( email giorgio.pietrocola@gmail.com sito web www.pietrocola.eu )  
Nato a Roma il 9.11.1950 Laureato in matematica alla Università La Sapienza di Roma il 23.12.1973. Assistente addetto alle esercitazioni alla Facoltà di Architettura.
Dopo il servizio militare (1975) insegna matematica nelle scuole medie superiori, dal 1976 al 1981 al Luzzatti di Palestrina, dal 1981 al 1984 al Fermi di Tivoli, poi dal 1984 al Botticelli di Roma fino al 2007 anno del pensionamento.
Nel 1985 pubblica Esermat, software didattico con libro. Negli anni '90 crea, nel proprio istituto, un “Laboratorio di matetica” cercando di mettere in atto la pedagogia costruzionista di Seymour Papert. Nel 2000, mentre conduce corsi universitari destinati ai docenti, pubblica, con il suo gruppo di lavoro, un libro su apprendimento e nuove strategie educative.

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