Daniele Borboni Utente
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Con un po di
amarezza
EÂ’ da anni
che somministro prove “oggettive” non potendomi quasi mai
confrontare con colleghi della mia disciplina, per valutarne
lÂ’effettiva validità® Gli alunni, dopo avere svolto la
prova, si dividono in piccoli gruppi, si scambiano le
verifiche e insieme al docente passano alla correzione delle
stesse. Ogni alunno ha la possibilità_¤i verificare subito
gli errori fatti e chiedere chiarimenti che possono essere
messi in discussione dal docente o dagli stessi compagni. EÂ’
chiaro che i dati rilevati forniscono il percorso di recupero
da sviluppare. Faccio comunque presente che non ritengo le
prove oggettive il solo o il migliore strumento dÂ’analisi
dellÂ’apprendimento, poiché_¬e capacità_¤Â’analisi degli
alunni e la loro abilità_¤i problematizzare i contenuti
affrontati si possono indagare anche attraverso unÂ’attenta
osservazione in fase di discussione dei contenuti. Nel
modulo sei e nei suoi approfondimenti si pone lÂ’attenzione
alle facilitazioni nel proporre le verifiche attraverso gli
strumenti informatici e al risparmio di tempo per la loro
correzione. La proposta è__olto allettante, ma quante sono
le scuole che hanno una strumentazione che permette a tutti i
docenti, delle diverse discipline, di accedervi per proporre
agli alunni il nuovo modo di svolgere le verifiche? Quante
scuole hanno unÂ’aula dÂ’informatica con un computer per
alunno? Purtroppo sono veramente poche. Ritengo che, sia
in ogni caso importante appropriarsi di queste metodologie e
strumenti anche se, per comÂ’è_¬a scuola impoverita di
risorse, vedo molto lontano il loro utilizzo nella
quotidianità_³colastica.
Caro Daniele,
si può sempre progettare un test con stumenti
informatici, stamparlo, somministrarlo su carta, ed analizzare
i risultati con strumenti informatici
Adalberto
Codetta
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modifica di 509048 CODETTA RAITERI, ADALBERTO il 11-11-2003
alle 19:58
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